Racconti Erotici > Gay & Bisex > Un allucinante viaggio di piacere – 7. episodio: cavalcare verso l’alba radiosa
Gay & Bisex

Un allucinante viaggio di piacere – 7. episodio: cavalcare verso l’alba radiosa


di Membro VIP di Annunci69.it remigiuslp
23.05.2023    |    6.078    |    16 9.6
"“Dai che fra poco ci sono! Dai che ti mitraglio negli intestini il mio sugo bollente! Teh! Teh! Teh! Però voglio che sia tu a farmi venire! E con questo..."
Avevamo lasciato il nostro cameriere-tuttofare Diego, praticamente nudo e alla pecorina dentro l’autocarro, appena sverginato dal sordido camionista Renato.
L'uomo stantuffava la possente asta di carne nello sfintere del ragazzo, senza tentennamenti e con ampie escursioni, fortunatamente lubrificate dall'abbondante produzione di fluido preliminare.
A Diego pareva veramente di avere dentro un grosso bastone: se le dita erano state piacevoli, un pene, perdippiù come quello, era ben altra cosa!
Poi il ‘maiale sodomizzatore’ assestò alcuni affondi più secchi e decisi:
“Teh, puttanello, teh! Prendi questo martello pneumatico! Eeeee TEH! Eeeee TEH! Eeeee TEH!”
Il moretto era allo stremo: “Ooohhh! Aaaahhh! non ce la faccio più! Aaaggghhh! Basta! Basta! Sembra una trave rovente, la imploro! Aaaggghhh!”

Finalmente l’uomo si fermò ma solo per prenderlo per i fianchi e - tenendo il fallone ben dentro il retto – tirarselo a sedersi per ritrovarsi con il giovanetto sopra di sé.
“Vieni, ora che ti ho spaccato e svangato a dovere il sederino, facciamo uno smorzacandela! Puoi dosare tu il saliscendi! E magari, per calmarti un po’, Rudi ti fa un pompinello eh? Quello ti rilassa e gusta di certo!”
Il biondo si piegò e ingollò senza fiatare il pisello del moretto.
“E io dovrei fare queste cose con uomini che mi pagano?”
Il baffuto sorrise: “Solo se ti dovesse piacere! Metti a loro disposizione le tue belle labbra, le tue esperte manine e quella che è la figa dei maschi: il buco del culo! Non ci vuole molto, in fondo, e per uno come te il guadagno è assicurato!
Oppure lo fai solo per divertimento, con il vantaggio di poter fare e farti fare le stesse cose da altri maschietti finocchietti come te o da omaccioni arrapati come me! Ora muoviti perché anche il mio spadone vuole la sua parte! E vedrai che comincerà pure a gustarti!”

Diego iniziò un lento su e giù e, nonostante il rigido pitone affondato nel posteriore gli causasse notevole bruciore - peraltro a dire il vero in fase calante -, assaporava il servizietto del biondo. Aveva sempre sognato di farsi fare un bocchino da una ragazza ma anche eseguito da un uomo era decisamente appagante.
Renato lo tranquillizzò ulteriormente: “Bravo, piccolo, bravo! Muoviti bene e vedrai: quando ne avrai presi una decina non ti accorgerai nemmeno di avere un tarello nella retrovia! Sento che ti stai rilassando e hai un canalino morbido e profondo! È perfetto per accogliere nerchie!”
Rudi continuava a fellare aiutandosi con una mano: “Mmmhhhh! Ha pure un bel cetriolo! Ed è duro! Diventerà uno sboldro puttano! Questo qui si farà sbattere da chiunque passerà dalla locanda e magari si farà pure il giro di tutti i colleghi!”

Il ragazzo si accorse di essere vicino all’apice: “aaaahhhh! aaaaahhh! siiiiiii! siiiiiii! Sto per venire! aaaaaahhhh! siiiiii! siiiiii! - il camionista, tenendolo sotto una coscia, prese a spingere e rilasciare a sua volta il pene nel burello - Uuuuuhhhh! No, la scongiuro, si fermi! aaaahhhhhh! Mi lasci almeno assaporare questo!”
Invece l’uomo proseguì imperterrito il movimento alternato: “Riesci a venire con un siluro in culo! Sei veramente una checca! Toh! Toh! Ti sto aiutando! Ti pompo dentro anche io così poi spruzzi più forte! Toh! Toh! Prendi! Prendi la mia verga che si è innamorata del tuo burellino! Toh! Toh! Voglio guardarti mentre sborri! Voglio sentire i gemiti di godimento uscire da quelle tue labbra che ingrifano ancora di più! Dai, scaricati i coglioni dentro la bocca di Rudi, piccolo finocchietto!”

Diego chiuse gli occhi ed iniziò ad eiaculare nel cavo orale dell’altro che accolse i potenti getti: “Uuuuhhhh! Uuuuggggghhhhh! Eccomi! Eccomi! Siiiii! Siiiii! È bellissimo! Siiiii! Siiiii!”
Come previsto da Renato, l’orgasmo fu lungo e particolarmente intenso: effettivamente le pressioni del pene sembravano agire come ulteriori spinte alle generose ondate di sperma!

Il biondo rimase attaccato all’organo del giovane fino a risucchiarne le ultime gocce. Al termine sollevò la testa, ingoiò l’abbondante dose di liquido e commentò: “Mmmhhhhh! Wow! Avevi una cisterna di roba, in quelle cipollotte! E pure ottima! O era un mese che non ti pugnettavi o eri infoiato!”

Renato, senza fermare il ritmico movimento nel posteriore del ragazzo, gemette: “Figurati! Questo piccolo sgualdrinello si spippetterà sicuramente almeno una volta al giorno! Si è ingrifato, appunto! Hai visto che il tuo Renato voleva sola farti felice? Si sborra meglio con un uccellone nel deretano, eh? Ora lasciati guzzare ancora, gira il musetto e fammi sentire la tua dolce linguetta!”
Diego chiese: “Devo slimonare con lei?”
L’altro confermò: “Non lo faccio con tutti ma tu mi attizzi in modo particolare!”

Il moretto, ormai orfano di tutti i pregiudizi e blocchi mentali verso il sesso fra uomini, estrasse la lingua per giocare in punta con quella del camionista: “Gggggllllhhh! Gggggllllhhh! - tornò a salire e scendere sul pistone ormai ben affondato nel posteriore - Gggggllllhhhh! Lo sento enorme! Gggggllllhhh! Ma riconosco che il fastidio comincia a diminuire! Oooohhhh!”

Il baffuto scivolò a prendere fra le dita il pisello del giovanetto mentre il gioco orale donava ad entrambi sensazioni elettrizzanti.
“Gggggglllllhhhh! È perché ormai hai il canalino trasformato in galleria! Oooohhhh! Ti tira di nuovo il pistolino! Vedi che ti è salita la voluttà di essere trapanato nelle terga? Ora sei un frocetto perfetto! Bocca di miele, bucio di burro e cannoncino spruzzapanna!
Ti trasformerò in un baldraccone da bordello, vorace di nerchie e capace di soddisfare ogni genere di cliente! Nel tempo libero, con la montagna di soldi che avrai, potrai ciularti tutte le sorche che vorrai! Sempre che non scopra di preferire saltare da un cazzo all'altro! Con i maschi hai più possibilità di divertimento! Puoi fare tutto quello che faresti con una femmina: lasciarti tirare seghe, spompinare o fottere in tutte le maniere, tranne in figa ovviamente! Ma un sederino maschile compensa e non presenta pericoli collaterali! Sul lato opposto trovi poi un bel tarello da lavorare in senso inverso! Cavalca, puledrino lussurioso, cavalca il tuo Renato che ha svelato la tua vera natura di recchione! E assapora la tua prima chiavata!”
Diego cominciò quasi a saltare sul torrione con voce rotta dai colpi ad ogni affondo:
“Oh, oh, oh! Sì! Sì! Sì! Ah! Ah! Ah! Ancora! Ancora! Sì! Sì! Sì! Ah! Ah! Ah! Oh, oh, oh!”

Poi l’uomo lo fece sollevare e il moretto, chiaramente dispiaciuto, chiese:
“Pensavo volesse venirmi dentro!”
“Certo che ti voglio iniettare, giovane porcello dissoluto e insaziabile! Però resisto ancora! Mettiti a chiappe in aria che te lo sprango dentro dall’alto e alla velocità giusta! Devi essere pronto a tutte le posizioni!”

Il rigido favone calò fra i glutei - stavolta affondando nel retto senza particolari difficoltà -, ricominciando subito a pistonare con potenza.
“Mentre te lo stambugio, urla! Urla che mi arrazzo ancora di più se urli! Dai che qui possiamo farlo! Vedessi come vibrano le tue natichine gommose!”
Diego volle stare al gioco, incassando ormai agevolmente ogni botta di quello manganello: “Aaaggghhhhhh! Uuuurrrgggghhhhh! Siiii! Siiii! Siiii! Bello! Bello il suo dardo d’acciaio! Mi piace! Mi piace! Aaaahhhhh!”

Renato proseguiva imperterrito.
“Teh! Teh! Teh! Certo, vedrai che non potrai più farne a meno! Teh! Teh! Teh! Quando sarai diventato marchettaro di quella bettola, come il mio ne prenderai pochi per cui gli altri li accoglierai come biscottini nella crema!”
Il brunetto girò la testa: “Davvero gli altri non l’hanno duro e grosso come il suo?”
“Aaarrrhhh! Aaarrrhhh! Cominci ad apprezzare una bella stanga marmorea che ti va su e giù per il budello eh, piccolo zoccoletto? Il mio è una trave d’acciaio come poche! Ma ne troverai altre, non temere! Hai due melotte da verginello che risvegliano i bigoli più stanchi! Vedrai che vorranno galoppare su di te e a te piacerà sempre più farti cavalcare come un puledrino degenerato!
Già ti immagino, dentro la famosa camera, alla pecorina sul lettone, con una fila di maschi con la mazza in attesa del loro turno per poterti scopare! Mentre uno ti monta come un toro la sua vacca – in questo caso il suo manzo recchione -, prepari il prossimo con un bel servizietto di spompinamento e quello ancora successivo lo rasponi per fargli irrigidire la biscia! Potresti quasi pensare ad una specie di sella da inseminazione - come si fa per i bovini - così da poter usare due mani!
Finito uno parte subito un altro! Come una catena di montaggio! Poi verrà il momento delle sborrate: chi vorrà spruzzarti in bocca – e sicuramente te la berrai, depravato come sarai -, altri verniciarti la faccia! Altri ancora finiranno di godere dentro il tuo culetto!”

Il camionista accelerò ancora, assestando ogni tanto dei colpi più secchi e profondi.
“Dai che fra poco ci sono! Dai che ti mitraglio negli intestini il mio sugo bollente! Teh! Teh! Teh! Però voglio che sia tu a farmi venire! E con questo saresti il puttano perfetto!”
Dopo un’ultima estrazione, rientrò lentamente e si fermò con il rigido fallone affondato nel retto del ragazzo.
Renato fece pulsare alcune volte il gonfio pene.
“Oh! Signor Renato! È bellissimo! Sento il suo pisello muoversi! Uuuuhhh! Vuole eiaculare così? Dentro me?”
“Piccolo porcello, alla fine ti soddisfa farti inchiappettare! Avevo visto giusto! Sì, voglio donarti il mio seme ma adesso tocca a te! Metti in moto il tubicino! Tirami una sega con i tuoi polpastrelli interni! Sono sicuro che ne sei capace! Fai come dovessi spingere fuori il mio bastone!”
Diego, sorpreso ma anche curioso, cominciò ad agire con i muscoli interni, cercando di comprimere e rilasciare il cilindro, realizzando un movimento di scorrimento, come una masturbazione.
“Aaaahhh! Ecco! Siiii! Cosiiiii! Sei veramente un sogno, ragazzo! Aaaaahhhh!”

A mo’ di dita chiuse attorno all’organo del camionista, le strette delle pareti interne ne richiamarono presto l’orgasmo.
“Ah! Ah! Ah! Siiii! Siiii! Cosiiiii, maialotto! Siiii! Spruzzooooo! Spruzzooooo! Aaaahhh! Senti che sventagliate! Aaaahhh! Senti la pistola del distributore di sborra che ti riempie il serbatoio!”
Il rigido travone, pulsò e potenti fiottoni di fluido seminale cominciarono a inondare il canale del giovanetto.
“Uuuuhhhh! Aaaahhhh! Siiiiii! Lo sentoooooo! È tantissimo!”

Al termine Renato si adagiò sul corpo del ragazzo, stremato.
“Oooohhhh! Cazzo che cannonate mi hai fatto fare! Mmmhhh! Hai una terza mano in fondo al tunnel! Mi hai svuotato, sei una favola! Attento che messo come sei ti cola fino in gola! Aaarrrhhh! Aaarrrhhh!”
Anche Diego gradì quegli attimi di calma, assaporando il senso di pienezza dato dallo sfintere.
Dove era arrivato? Dalle tenebre del suo puritanesimo e pudicizia era ora steso sotto un uomo che lo aveva appena deflorato, dopo avergli fatto fare atti totalmente impuri e contro natura.
In un viaggio allucinante. Sì! Ma totalmente di piacere …

Il baffuto sfilò e uscì dalla cabina.
“Ora che Renato ti ha aperto una nuova via di piacere, ciulato e imbottito come un bignè, fai divertire un po’ il nostro Rudi! Mentre vado a farmi una pisciata, fagli un bel pompino! Quelli ormai non ti spaventano più! Vero, puttino, puttanello da bordello?”

Il biondo si sedette al posto di guida, prese la testa del moretto e la guidò sul proprio pube.
“Mmhhhh! Siiii! Ingollati ancora il mio serpente, finocchietto!”
Diego, ancora prono, agguantò il membro e prese a perlustrare con brevi colpetti umidi la punta mentre l’uomo allungava un braccio per tastargli i testicoli e stringergli la base del pene.

Poi Rudi prese la sua testa fra le mani per spingerlo ad affondare tutta la nerchia e iniziare un rapido saliscendi.
“Pompa! Pompami la mazza lurido e falso troietto! Fai tante storie per segare e succhiare un manico maschile poi ti lasci sbattere e siringare in culo come un’infima checca disperata! Mmmmhhh! Non ce la faccio! Andiamo fuori che voglio guzzarti in piedi!”

Ormai la luce dell’alba illuminava il cielo sopra il bosco, i due si spostarono all’esterno del camion, Rudi fece appoggiare il moretto in posizione eretta contro la parete laterale, gli tirò indietro il bacino, puntò il pistone e glielo spinse tutto in una volta nel posteriore.
L’idea di una seconda violazione anale ormai non spaventava il giovane. Infatti l’affondo risultò agevole e soprattutto assai piacevole.
“Uuuhhh Anche il tuo è rigido ma è entrato più facilmente! Ooooohhhh!”

L’uomo cominciò a stantuffare.
“Ormai hai il culo rotto! E in più sei pieno dello sburro di Renato che lubrifica! Senti che roba! Veramente un canalino da sgualdrinello prendinculo insaziabile!”
Il ragazzo assaporava in pieno anche quella seconda penetrazione.
Rudi diede alcuni colpi più forti.
“Aaaaahhhh! Aaaagggghhhhhh! Vengo! Vengo! Visto che il mio sughetto ti fa schifo ti ci farcisco la galleria, tanto per non sprecarlo! Aaaahhhh!”
Il moretto assaporò nuovamente i caldi getti di sperma nel retto: “Aaaaahhh! Siiii! Siiii! Riempimiiiii! Siiii! Siiii!”
Terminate le spinte, il biondo estrasse il membro, lo appoggiò al fondoschiena del moretto e ve lo pennellò sopra, spalmando il rimanente fluido.

Renato era tornato.
“Puledrino lussurioso, che viaggetto eh? Dunque vediamo, hai totalizzato in una sola notte: scenetta dal vivo di due maschi che si ingroppano, un paio di palpeggiamenti alle tue curvette irresistibili, sborratina dentro le mutandine candide e immacolate, segone e due pompini ad altrettanti maschi, di cui uno comprensivo di bevuta di sburro - anzi tre con il secondo a Rudi di adesso -, ditalino al tuo dolce sfinterino con annesso massaggino alla prostatina, altro raspone a cazzo foresto, infine inculata di sverginamento con imbottitura liquida finale, seguita subito dalla seconda.
Ti rendi conto che da domani potrai veramente sbancare la locanda e diventare il puttano più importante di tutto il circondario?
Ma vedremo! È ora di ripartire per non arrivare tardi. Intanto il ‘contratto’ è stato ‘verificato ed accettato’. Per la ‘conclusione’ attenderemo tue decisioni.”
Sorridendo sornione sotto i baffi, rimise in moto il camion, stavolta per raggiungere veramente la loro meta.

E così termina il viaggio di Diego: diciottenne timido e di ferrea educazione puritana. Con il sogno di andare in America per trovare ragazze da ‘castigare’, si trovò ‘castigato’ da due uomini praticamente in casa propria.

Maggio 2023
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.6
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Un allucinante viaggio di piacere – 7. episodio: cavalcare verso l’alba radiosa :

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni